Veneto, Zaia toglie il limite dei 200 metri per l’attività motoria: «È atto di fiducia»
Obbligo di utilizzare la mascherina, i guanti e il gel igienizzante per uscire di casa; ma tolto – «è un atto di fiducia verso i veneti» – il limite dei 200 metri per l’attività motoria, che può essere svolta solo «in prossimità dell’abitazione» e sempre singolarmente. Sono alcune delle misure anti-coronavirus previste nella nuova ordinanza della Regione Veneto, illustrata dal governatore Luca Zaia. Chi presenta una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire di casa.
Zaia: 25 aprile e 1 maggio pic-nic solo a casa
Numerose le restrizioni contenute nell’ordinanza. I pic-nic e le grigliate
all’aperto nelle festività del 25 aprile e 1 maggio saranno consentite in Veneto solo «nel giardino di casa» e per il singolo nucleo familiare; nessun barbeque all’aperto o con gli amici e parenti.
In Veneto distanza 2 metri in file fuori supermercati
Non solo. La distanza di sicurezza è portata a 2 metri, non più uno, nelle file per l’accesso ai supermercati e ai mercati all’aperto in Veneto. Restano invariate le altre disposizioni di sicurezza per fare la spesa: mascherine e guanti obbligatori per esercenti e clienti, e chiusura dei negozi di alimentari le domeniche e i giorni festivi.
Piemonte proroga misure rigore
In Piemonte il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio,
– dopo aver convocato la giunta regionale – ha annunciato invece a Pasqua la firma di una ordinanza con la proroga delle misure in questo momento in vigore fino al 3 maggio. Malgrado le deroghe concesse dal Dpcm del 10 aprile restano quindi chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia
Anche in Lombardia le librerie restano chiuse
Anche la Lombardia, di fronte alla situazione delicata sul fronte dei morti e contagiati, ha deciso di confermare le misure restrittive e allungare la quarantena per i positivi fino al 3 maggio. Niente riapertura di librerie e cartolerie, dunque. Nel Lazio, invece, l’accesso alle librerie sarà consentito esclusivamente indossando guanti e mascherina. E rispetto all’ipotesi di una imminente Fase 2, è lo stesso commissario Domenico Arcuri a spegnere gli entusiasmi. «Se sbagliamo il momento della graduale uscita dall’emergenza ha avvertito – continueremo a correre il rischio di diffusione del contagio, ma con danni ancora più pesanti».